#triestesocial, social media team diffuso

#TriesteSocial: come da un hashtag può nascere un Social Media Team diffuso

Le idee sono come le ciliegie, ha detto qualcuno: una tira l’altra. E così, dopo #TriesteSocial, un hashtag per la città, ecco la fase 2: il social media team diffuso! Roberta Milano, che rappresenta un esempio per tutti coloro che si occupano di turismo e valorizzazione del territorio a partire da chi lo vive, ha gentilmente ospitato questo mio testo sul proprio blog, qualche settimana fa. Mi sembra sia venuto il momento di riproporlo anche qui. Buona lettura :)

Di come le cose belle nascano per caso

Non c’è stato un inizio vero e proprio per #TriesteSocial. In breve: dalla richiesta di una struttura ricettiva, che vuole capire cosa comporti cominciare a dialogare con i propri clienti anche sui social, Rosy Russo ed io, ci mettiamo a “studiare”, partendo da una ricognizione della presenza online delle strutture triestine. Ci spaventiamo e decidiamo di allargare la ricerca a chiunque e per qualunque motivo racconti Trieste sulla rete, da un account Twitter o da una pagina su Facebook. Ciò che troviamo sono tanti piccoli “centri di racconto” che sono del tutto slegati fra loro.

Il risultato – ovvio – è che Trieste se ne esce con un’immagine frastagliata, come un romanzo i cui capitoli siano impossibili da collegare in una sequenza sensata. Un mosaico di storie, che però non si parlano e non formano una narrazione. Un patrimonio enorme che rischia di disperdersi nella grandezza della rete. Dalla voglia di mettere a disposizione di tutti nasce #TriesteSocial, un hashtag che fin da subito invitiamo residenti, enti, alberghi, ristoranti, associazioni di categoria, istituzioni, operatori culturali a usare per raccontare – tutti assieme – la città.

Di come le cose belle sono più belle se le condividiamo

L’accoglienza è molto buona e ci rendiamo conto che, nella città del “no se pol” (cioè non si può fare, riferito a qualunque tipo di cambiamento sul modo di fare le cose), sono tante le persone che hanno voglia di dare il proprio contributo nel raccontare Trieste a chi non la conosce, soprattutto sul web (d’altronde, parliamo della città dove è nata una manifestazione come State of the Net e scusate se è poco). L’hashtag si diffonde e viene utilizzato, in modo spontaneo su Twitter, Instagram, YouTube e Facebook, anche grazie all’eco di #barcolanaLIVE, racconto corale della regata triestina e della città in cui ci impegniamo insieme agli amici di InstagramersFVG (se non lo sapete, Trieste è una città di grande bellezza, per cui è naturale che le immagini abbiano una parte importante nel suo racconto quotidiano).

Fra coloro che cominciano a usare l’hashtag con regolarità, col tempo impariamo a riconoscere le voci più appassionate nel cercare di far conoscere, giorno dopo giorno, con immagini e parole aspetti interessanti, insoliti, quotidiani di Trieste. Sotto Natale, decidiamo che è venuto il momento di chiamare a raccolta queste persone, per conoscerle e vedere se hanno voglia di cominciare a fare una riflessione comune, anche sulla scia di altre esperienze che stanno nascendo, come il Social Media Team diffuso per la Liguria di cui parla Roberta Milano sul suo blog. L’idea ci piace assai, per cui la proponiamo alla ventina di persone che risponde al nostro appello.

E se trattassimo la città come un evento che dura 365 giorni all’anno?

Se con uno sforzo relativamente piccolo, incrociando i nostri interessi personali e le nostre abitudini con un calendario condiviso di eventi cittadini, per esempio, continuassimo a parlare della città come già facciamo, ma usando lo stesso hashtag? Con un occhio ai grandi eventi, certo, ma senza dimenticare come si vive a Trieste, anche nelle piccole cose. Un altro evento recente che ci colpisce molto è l’emergenza sarda e il modo in cui @insopportabile riesce a convogliare e coordinare, tramite #allertameteoSAR, tutte le informazioni e le richieste d’aiuto, in quella logica di servizio che per noi è ancora una della cose migliori e fondamentali della rete. Speriamo di no, ma se dovesse capitare a Trieste – ci diciamo – meglio essere pronti. È più facile, per un gruppo abituato a muoversi in modo coordinato, rispondere in fretta a un bisogno di questo tipo. E così nasce il Social Media Team diffuso per Trieste, fra una chiacchiera, tante idee e una fetta di panettone.

Ora viene il bello

In questa fase, stiamo cercando di darci qualche regola condivisa su cosa raccontare (e cosa no, aspetto più difficile), di capire come ci potremmo dividere “coperture” e temi affinché il “lavoro” del SMT, offerto in modo del tutto spontaneo alla città, non risulti troppo gravoso. Qualcuno di noi viene dal mondo dell’informazione, del turismo o del digital marketing, ma per molti altri non è così: quello che ci accomuna non è la specializzazione o la conoscenza degli strumenti, ma l’amore per il territorio in cui viviamo o lavoriamo. È giusto che ciascuno si senta libero di produrre le storie che preferisce, ma parte di un gruppo che la vede allo stesso modo. È ancora presto per sapere come andrà, ma l’entusiasmo è tanto e quello che vorremmo, come #TriesteSocial, è farlo arrivare a tutte quelle “città nella città” che avanzano in direzioni diverse e non comunicanti, per far capire loro che insieme “se pol” :)

Un segnale che ci fa ben sperare è arrivato dal Comune, che di recente ha annunciato la nascita del proprio Social Media Team, e con cui stiamo cercando di organizzare una giornata di riflessione e approfondimento sul rapporto fra narrazione e promozione del territorio, durante la quale presentare anche il SMT diffuso alla città. Chissà che questo non sia un primo passo verso un unico gruppo di persone che raccontano la città di concerto, senza bisogno di specificare appartenenze, ma concentrandosi su quello che le unisce, che poi è la voglia di far innamorare qualcun altro di Trieste.

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